Che siate il testimone dello sposo o un semplice invitato.
Che dobbiate prendere parte a una cerimonia o a un evento speciale.
Ecco i dieci dettagli di stile per farvi notare con discrezione, personalizzando le regole del galateo.
L’eleganza, si sa, è tutta una questione di dettagli. E lo è ancora di più quando parliamo di abbigliamento maschile che, meno vario rispetto a quello femminile, poco spazio pare concedere alla fantasia e alle stravaganze. Come essere eleganti, quindi, senza risultare noiosi? Come creare un look da cerimonia che sia sì classico e formale, ma che abbia un twist contemporaneo?
Che si tratti del matrimonio del vostro migliore amico (che magari vi avrà scelto come testimone) o che vi prepariate a prendere parte a un evento speciale, ecco il nostro vademecum dell’eleganza maschile in 10 punti, da leggere sotto e da sfogliare nella gallery in alto.
L’abito: 2, 3 pezzi… o spezzato
Partiamo da un assunto: difficilmente verrete giudicati troppo eleganti, potrebbe invece accadere il contrario. È importante – in mancanza di chiare indicazioni sull’invito relative al dress code – tenere in considerazione la location. Un matrimonio in spiaggia, ad esempio, consentirà di indossare un abito destrutturato e in cotone leggero oppure in lino, e di scegliere un colore chiaro (si potrebbe osare persino un total white come proposto in passerella da Giorgio Armani). Anche lo spezzato, composto da giacca sartoriale e pantaloni, sarà adatto alle cerimonie meno formali. Un matrimonio in città richiederà, invece, un look più tradizionale, con abito scuro (blu o grigio) e giacca doppiopetto, soprattutto nel caso che la festa sia di sera. In caso di dubbi, non fatevi scrupoli e domandate allo sposo o ai testimoni. Menzione a parte merita il 3 pezzi, abito che oltre alla giacca e ai pantaloni include un terzo elemento: il gilet, mono o doppiopetto. Lo sposo che escluda il tight in cambio di un’eleganza più rilassata probabilmente opterà proprio per indossare il 3 pezzi. Ecco quindi che sarà meglio rinunciare al gilet, permettendo così allo sposo di distinguersi dagli altri ospiti.
La camicia (con o senza cravatta)
Rigorosamente bianca o in nuance chiare, la camicia va’ indossata sotto alla giacca (quella di un abito non andrebbe mai tolta, ma quando si aprono le danze tutto è concesso) e sempre in modo che colletto e polsini siano visibili. Proprio non sopportate la cravatta? Sceglietela con collo alla coreana o collo guru, elegante e contemporanea, non ha bisogno di cravatta.
Lo smoking
Sull’invito leggiamo «cravatta nera»? Ecco che ogni dubbio riguardo a cosa indossare svanisce: all’uomo è richiesto lo smoking. Tradizionalmente riservato alle occasioni notturne, ma sempre più di tendenza anche per i matrimoni, il tuxedo ha il magico potere di rendere chi lo indossa immediatamente elegante (e affascinante come James Bond).
Il papillon
Smoking e papillon, l’uno non può stare senza l’altro, in una relazione di reciprocità assoluta. In altre parole, non indossate mai e poi mai il farfallino senza uno smoking! Come scegliere il papillon? Niente di più facile: nero. Di seta o gros-grain. Per chi volesse osare un tocco di eccentricità, Saint Laurent propone una variante in seta e paillettes tono su tono.
Le scarpe
Oxford o Derby? A distinguere i due modelli è l’allacciatura, chiusa nelle prime (che per questo sono considerate più formali), aperta nelle seconde. Entrambi i modelli possono essere indossati a un matrimonio o a un’evento elegante, a fare la differenza saranno di più la foggia e il colore (scegliere i classici nero o marrone vi metterà al riparo da qualunque errore di stile). E i mocassini? Anche detti loafers, sono un’opzione che potrete valutare, soprattutto nel caso di un evento elegante ma rilassato. Noi vi proponiamo un modello ibrido dall’animo glam: le derby senza lacci di Givenchy decorate da perle.
I calzini
La moda l’ha ormai sdoganata pienamente. La vediamo anche in passerella «abbinata» – si fa per dire – a completi classici e formali. Persino Re Giorgio la propone. Eppure la caviglia nuda non è del tutto appropriata alle occasioni più formali. I calzini sono d’obbligo, a meno che l’evento non si svolga in spiaggia – nel qual caso si potrebbe optare per un paio di morbidi mocassini facili da sfilare per rimanere a piedi nudi sulla sabbia. Concesso è, però, un tocco di originalità nella scelta del colore o di una micro-fantasia che sarà sempre e comunque in sintonia con la tonalità dell’abito.
La cravatta
Di tutto il look, la cravatta è un dettaglio importante, ma pur sempre un dettaglio. Andrà quindi scelta con cura, ma non dovrà essere appariscente protagonista di outfit…e foto ricordo. Da evitare, quindi, colori troppo accesi e stampe stravaganti.
La pochette
Il fazzoletto da taschino – piegato a triangolo, a due punte, a sbuffo – conferisce un tocco di ricercatezza ed eleganza indiscutibile all’intero look. Poche (ma chiare) le regole per portarlo con disinvoltura, una su tutte: se indossato insieme alla cravatta, non va’ mai abbinato a quest’ultima. Pochette e cravatta dovranno essere di colore e tessuto diversi ma complementari. Un richiamo cromatico o due fantasie ben abbinate costituiranno l’accoppiata vincente.